CISTERNINO (BR): affacciata sulla valle d'Itria tempestata di trulli![]() Cisternino è un comune italiano di 12.076 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia. Fa parte dei prestigiosi club de I borghi più belli d'Italia e de I comuni Gioiello d'Italia . Si affaccia sulla valle d'Itria, nella cosiddetta Murgia dei trulli. Fino al 1927 è stata Terra di Bari. Fu ritrovato anche un capitello bizantino ed alcune tombe e questo fa supporre che il santuario sorga sulle rovine di un centro abitato, ruotante attorno ad una chiesa paleocristiana. ![]() Masserie: nell'agro di Cisternino sono presenti diverse abitazioni rurali che rappresentano la tipica masseria pugliese da campo tra le quali Masseria Montereale, Villa Cenci, Masseria Devitofranceschi, Masseria Costa e Masseria Montanaro. Aree naturali Tra i beni ambientali da evidenziare c'è il paesaggio tutto. Nonostante la cementificazione nel periodo dell'abusivismo sfrenato che negli anni 70 e 80 ha potuto compromettere buona parte della "magia" della Valle d'Itria, oggi è in atto un nuovo fenomeno quello della cementificazione in nome e per conto di quello che risulta essere una delle attività prevalenti: il turismo. Il turismo a Cisternino si è sviluppato nell'ultimo decennio grazie proprio all'unico bene di questo piccolo centro: la natura, il paesaggio, i trulli e l'architettura spontanea del centro storico. Il bosco Monti Comunali; nel territorio comunale vi sono circa 400 ettari di bosco di cui 244.18.33 di proprietà comunale, posti da 250 a 350 m s.l.m. I boschi comunali sono la formazione vegetale più consistente della provincia. Attualmente sono in corso lavori di miglioramento con sostituzione del pino d'aleppo e del cipresso, con latifoglie autoctone (fragno, rovella, leccio ecc.) che si armonizzano meglio con le essenze presenti, quali carrubo, bagolaro, carpinella, orniello, acero campestre, ecc. I territori comunali rimboschiti sono circa 42 ettari. Lingue e dialetti Comunemente chiamato Cistranese, il dialetto della parte centrale delle ultime colline della Murgia pugliese è il risultato della stessa sfumatura culturale del territorio: incrocio naturale tra influenze joniche/lucane e murgiano/baresi. A poche decine di chilometri a sud si trova il confine con il Salento. La lingua e il dialetto vive e si sviluppa naturalmente in relazione alle attività dei suoi abitanti, degli scambi culturali, sociali ed economici, della storia, della tradizione e della memoria orale popolare. Cisternino dista 50 km da Brindisi, 48 km da Taranto e 75 km dalla città di Bari. Tradizioni e Foklore Tra le manifestazioni folkloristiche più attese a Cisternino, c'è sicuramente Pasquetta. Chiamata nel dialetto dei suoi abitanti “Pasquarèdde”, questa festività si svolge presso il Santuario della Madonna d'Ibernia, dove ci si reca con dei dolci tipici (a forma di borsetta con due uova sode per i bambini, con uno a forma di bambola con un uovo sodo per le bambine), chiamato “u churrüchele”, esso porterebbe prosperità e fecondità. Non a caso, quella d'Ibernia è la Madonna della vita, della fertilità e dell'abbondanza, il santuario è molto utilizzato per celebrare il matrimonio sia per i motivi appena indicati che per la collocazione del tutto unica e panoramica. ![]() La più importante manifestazione alla quale partecipa l'intera popolazione cittadina è la festa dei santi patroni della città di Cisternino, San Quirico e Giulitta Tale manifestazione cittadina rispetta tutte le più importanti tradizioni locali come decorazioni luminose, eventi religiosi, concerti bandistici ed in fine fuochi pirotecnici. Più semplicemente chiamata "la festa di San Quirico" cadendo sempre nella prima settimana di Agosto rappresenta per la popolazione locale e turistica la conclusione del periodo estivo. Di particolare importanza sono le consuete e più moderne edizioni del Festival Pietre che Cantano, del "Festival Internazionale Bande Musicali Valle d'Itria", del Festival Suoni Sacri e dal Pianeta, dell'Alterfesta. Le sagre più rinomate, invece, che si svolgono tra Cisternino e le sue frazioni, sono: la sagra delle orecchiette e quella del coniglio, che si svolgono nel mese di agosto, e la sagra dell'uva, che si tiene a settembre. Queste sagre sono sia un momento di ritrovo e di allegria per tutti i cittadini, ma soprattutto una maniera importantissima di tenere ancora vitale il patrimonio folkloristico di ogni regione, la base per l'identità della città, come del cittadino che la abita Musei
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