VITTIME DELLA VIOLENZA DI GENERE E INTENZIONALE - Richiesta contributi e risarcimenti allo Stato

VITTIME DELLA VIOLENZA DI GENERE E INTENZIONALE - Orfani di crimini domestici e violenza di genere - Vittime dei reati intenzionali violenti - Contributi e risarcimenti dallo Stato. Procedure, documenti, modalità. L'intervento delle Prefetture

1 - Orfani di crimini domestici e violenza di genere

https://www.interno.gov.it/it/orfani-crimini-domestici-e-violenza-genere

Gli orfani di madri uccise in ambito domestico, o a seguito di violenze sessuali o di stalking, possono ottenere dallo Stato un contributo, che consiste in un assegno alle famiglie affidatarie, in borse di studio e contributi per l’inserimento al lavoro.

Se sei il tutore o l’affidatario di un minore orfano di tali crimini, o se sei orfano maggiorenne appartenente a queste categorie, presenta la domanda alla prefettura di residenza:

allega i documenti di iscrizione all’anno scolastico, il provvedimento di affido e la sentenza penale o la documentazione penale di cui sei in possesso.

Per proporre istanza, per le borse di studio, controlla la data di scadenza sull’avviso pubblico presso la prefettura.

Inoltra la tua istanza tramite la prefettura di residenza dell'orfano.

La prefettura inoltrerà la documentazione al Comitato di solidarietà che valuterà se ricorrono i requisiti.

Se la documentazione è sufficiente sarai contattato dalla prefettura e riceverai un versamento sul conto corrente indicato nell’istanza.

Per inoltrare la domanda puoi utilizzare i moduli che troverai in questo sito.

Per ogni informazione puoi contattare il numero verde 800.191.000

2 - Vittime dei reati intenzionali violenti

https://www.interno.gov.it/it/presupposti-e-requisiti-laccesso-fondo-vittime-dei-reati-intenzionali-violenti

 

Se sei vittima di un grave delitto contro la tua persona, commesso con dolo, puoi ottenere un indennizzo dallo Stato.

Puoi quindi fare richiesta alla prefettura di residenza, se non hai ottenuto il risarcimento dal reo o se lo hai ottenuto in misura inferiore a quello di legge:

alla domanda dovrai allegare la sentenza penale di condanna del reo o un decreto di archiviazione, specificando quando è divenuta definitiva;

inoltra insieme alla domanda tutta la documentazione sulla procedura esecutiva contro il reo, visure mobiliari e immobiliari, pignoramento presso terzi ed altro;

se hai sostenuto spese mediche, allega la documentazione;

se sei il parente di una vittima di omicidio, allega anche una dichiarazione sulla tua qualità di erede e uno stato di famiglia.

La legge n.122 del 2016 prevede che hanno diritto all’indennizzo, in caso di morte della vittima, la moglie e i figli, in loro assenza i genitori, in ultimo, se non vi sono i parenti indicati, i fratelli se conviventi e a carico del deceduto.

L’indennizzo che puoi ottenere è di 25.000 euro per lesioni gravissime, deformazione dell’aspetto mediante lesioni al volto, violenza sessuale, tranne il caso in cui il giudice l’abbia ritenuta di minore gravità.

L’indennizzo è di 50.000 euro per omicidio o di 60.000 euro, in favore dei figli, per i crimini domestici.

Per tutti i reati indicati, puoi inoltre avere il rimborso delle spese mediche sostenute fino a 10.000 euro. 

Per gli altri reati dolosi contro la persona puoi ottenere il rimborso delle spese mediche sostenute fino a 15.000 euro.

Puoi proporre la domanda utilizzando il modulo che troverai su questo sito, entro 60 giorni da quando la sentenza penale è divenuta definitiva o dall’ultimo atto del procedimento esecutivo cha hai esperito.

La prefettura, che ha ricevuto la tua domanda, invierà all’Ufficio del Commissario la documentazione e il casellario giudiziale.

In caso di accoglimento, lo Stato ti corrisponderà l’indennizzo e le eventuali spese mediche sostenute sul conto corrente da te indicato.

In caso di risultato sfavorevole dell’esame della tua istanza, riceverai una comunicazione dalla Prefettura e potrai proporre altri documenti e altre osservazioni

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