CEFALEA CRONICA - RICONOSCIUTA MALATTIA INVALIDANTE MA NON INSERITA NEI LEA - LA SITUAZIONE !
la cefalea cronica può dare diritto al riconoscimento dell'invalidità civile in Italia, ma è importante capire che non tutte le forme di cefalea o emicrania sono automaticamente considerate invalidanti. Il riconoscimento dell'invalidità dipende dalla gravità e dalla frequenza degli attacchi, nonché dall'impatto che la condizione ha sulla qualità della vita e sulla capacità lavorativa del paziente.
Cosa prevede la Legge n. 81 del 2020
Nel luglio 2020, l'Italia ha approvato la Legge n. 81, che riconosce la cefalea primaria cronica come una malattia sociale (Una malattia sociale è una patologia che ha un impatto significativo non solo sulla salute dell'individuo, ma anche su vari aspetti della vita sociale ed economica della collettività. In altre parole, queste malattie non solo compromettono la qualità della vita dei pazienti, ma generano anche costi elevati per la società in termini di assistenza sanitaria, perdita di produttività lavorativa, e necessità di assistenza continua..)
Questa legge riguarda forme gravi di cefalea, tra cui:
Emicrania cronica
Cefalea tensiva cronica
Cefalea a grappolo cronica
Secondo la legge, la cefalea deve essere presente per almeno 8 giorni al mese per un periodo di 6 mesi consecutivi per poter essere considerata cronica. Tuttavia, questa legge da sola non garantisce automaticamente il riconoscimento dell'invalidità civile. È necessario un ulteriore accertamento da parte delle commissioni mediche competenti.
Iter per il riconoscimento dell'invalidità
Il riconoscimento dell'invalidità per chi soffre di cefalea cronica richiede un processo specifico:
Certificazione medica: Il paziente deve ottenere una diagnosi da un neurologo che attesti la gravità della cefalea cronica.
Domanda all'INPS: La richiesta deve essere presentata all'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) tramite il sito online o attraverso il supporto di un patronato.
Visita della commissione medica: L'INPS organizzerà una visita con una commissione medica che valuterà la documentazione e lo stato di salute del paziente.
Valutazione: La commissione determinerà il grado di invalidità, che può variare a seconda della frequenza e dell'impatto degli attacchi di cefalea sulla capacità di svolgere attività quotidiane e lavorative.
Percentuali di invalidità
Se il paziente viene riconosciuto con un grado di invalidità superiore al 33%, potrebbe avere diritto a determinate agevolazioni.
In caso di invalidità superiore al 74%, possono essere riconosciuti ulteriori benefici, come l'assegno mensile di assistenza o il diritto a permessi lavorativi ai sensi della Legge 104/1992.
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