CANNABIS - IL DIVIETO DI VENDITA DELLE INFIORESCENZE (usate a scopo ricreativo) - Decreto Sicurezza
Il nuovo decreto-legge vuole bloccare la vendita delle infiorescenze, ossia la parte della pianta che può essere usata a scopo ricreativo. Ma a differenza del disegno di legge “Sicurezza”, il decreto consente la produzione agricola dei semi della pianta di canapa, mantenendo i divieti relativi alle infiorescenze (( la parte della pianta che può essere usata a scopo ricreativo) ).
Il Decreto Sicurezza, approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 aprile 2025, ha introdotto significative restrizioni riguardanti la cannabis light, ovvero i prodotti derivati dalla canapa con un contenuto di THC inferiore ai limiti legali (THC (tetraidrocannabinolo), la sostanza psicoattiva principale della pianta.. In particolare, l'articolo 18 del decreto vieta l'importazione, la lavorazione, la detenzione, la distribuzione, il commercio, il trasporto, la vendita e il consumo di infiorescenze di canapa ( la parte della pianta che può essere usata a scopo ricreativo) , anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, nonché dei prodotti da esse derivati, come estratti, resine e oli.
Questo provvedimento modifica sostanzialmente la legge 242/2016, che promuoveva la filiera agroindustriale della canapa, limitando fortemente l'uso delle infiorescenze, anche nei casi in cui derivino da coltivazioni lecite. L'unico utilizzo consentito delle infiorescenze è ora destinato al "florovivaismo professionale", escludendo ogni altro impiego, compresi quelli commerciali e industriali (in pratica, a differenza del disegno di legge “Sicurezza”, il decreto consente la produzione agricola dei semi della pianta di canapa, mantenendo i divieti relativi alle infiorescenze).
Le associazioni di settore, tra cui Canapa Sativa Italia, Confagricoltura, Coldiretti e Filiera Italia, hanno espresso forte preoccupazione per l'impatto di queste misure su un mercato che, secondo studi recenti, genera un valore di circa 2 miliardi di euro e impiega oltre 22.000 persone. La decisione del governo è stata criticata per il rischio di paralizzare l'intero comparto, mettendo a repentaglio migliaia di aziende proprio all'inizio della stagione agricola.
In sintesi, il Decreto Sicurezza del 4 aprile 2025 ha introdotto un divieto generalizzato sulla cannabis light, con conseguenze significative per l'intera filiera produttiva e commerciale del settore
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